Durante l’anno esistono tre momenti -settembre, gennaio e inizio estate- dove ognuno di noi fa i buoni propositi:
“Da lunedì mi metto a dieta!”,
“Da domani inizio la dieta e la palestra”,
“L’iscrizione in palestra è stata fatta, martedì ho l’appuntamento dalla dietologa. Si inizia! Fisico perfetto arrivo”,
“Questa sarà la volta buona che dimagrisco!”.
Dimmi la verità, almeno una volta nella vita anche tu hai pronunciato una di queste frasi. Vero?
Poi però, come succede al 80% delle persone, ti sei ritrovata nella seguente situazione: Inizi la dieta, e questa dieta è ferrea, incominci a perdere peso, le tue forme stanno cambiando, e tutto ciò è uno spettacolo.
Ma ad un certo punto succedono tre cose:
Il peso incomincia a far più fatica a scendere
Gli impegni aumentano e devi rinunciare agli allenamenti
Inizi la dieta di mantenimento dove ogni tanto ti concedi lo sgarro, ti concedi quella fetta di torta o quel piatto di pasta che tanto ami.
Ed è proprio in quel momento che ha inizio una lenta ripresa dei chili che hai perso con tanto sacrifico.
Ed è proprio in quel momento che incominci a pensare che quella dieta e quella palestra non sono fatti per te, non sono riusciti a farti arrivare al tuo obiettivo.
Quindi è bene provare qualcosa di nuovo.
Via che si ricomincia!
Nuova dieta, nuova palestra, nuovo fallimento.
Nuovo fallimento? Ma cosa intendi dire?
Qualsiasi dieta tu incomincerai –Dukan, a zona, del limone, del ghiaccio, Sirt, Turbo, dell’indice glicemico, del Dr.Oz, etc- sappi che sarà un lavoro inutile, di grande sacrifico che porterà pochi risultati.
Tutte queste diete sono diverse tra loro ma hanno una caratteristica che le accomuna: l’impossibilità a mantenere per un lungo periodo di tempo le restrizioni imposte dalla dieta.
Faccio una premessa: tutte queste cose che hai appena letto non sono informazioni che sto inventando io per mettere in cattiva luce il settore alimentare.
Ma il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo, diretto dal professore Giorgio Nardone, ha individuato quelli che possono essere definiti i 6 errori, le 6 tentate soluzioni fallimentari messe in atto da chi decide di intraprendere una dieta.
Curiosa di scoprire i 7 errori commessi da chi si mette a dieta?
Leggiamoli insieme.
Numero 1: l’effetto trasgressione, più divieto-più desidero
Tutte le volte che hai intrapreso una dieta ti sarà capitato di pensare ad un cibo che ti è stato vietato, come ad esempio i dolci, le bevande gassate o il cappuccio e brioches.
Perché il pensiero di quel cibo è ricorrente?
Cosa si nasconde dietro questo pensiero?
La risposta è semplice: Il desiderio irrefrenabile. Questo desiderio nasce dal divieto che noi stessi ci siamo autoimposti con la dieta.
Più una persona assume un atteggiamento rigido e di divieto assoluto nei confronti dei cibi calorici, tanto maggiore sarà il desiderio e la forza con la quale ci si ritroverà a trasgredire.
Consiglio: evita di selezionare rigidamente i cibi all’interno della tua dieta.
Inizia a pensare e ad accettare l’idea che dentro di te, accanto a una parte razionale, quella che possiamo controllare, esiste una parte molto più viscerale e istintiva che ama abbandonarsi ai piaceri della vita, cibo compreso.
Numero 2: l’effetto condanna, il successo apparente
Cosa s’intende per successo apparente?
Si intende il perdere realmente peso nel corso della dieta stessa, riuscire a mantenere il peso forma per un po’ di tempo per poi tornare a trasgredire e riprendere i chili persi.
A questo punto sarai frustrata e delusa da te stessa, abbandonerai definitivamente la dieta per ritornare, più avanti, “alla carica” con una nuova dieta dimagrante.
Tutta la dinamica è accompagnata da un continuo alternarsi tra la sensazione di successo e illusione di aver raggiunto il proprio obiettivo.
E tra la sensazione di frustrazione e delusione nel momento in cui si rimpiomba nel vortice del cibo.
Questo copione fallimentare tende a ripetersi spesso, causando:
– Il noto effetto yoyo
– Ripercussioni a livello di autostima – “sono una persona debole”, “sono incapace a raggiungere i miei obiettivi” –
Numero 3: l’effetto evitamento, per evitare le sensazioni, rinuncio alle sensazioni
Cos’è l’effetto evitamento?
È un errore commesso da quelle persone che evitando in modo completo alcuni cibi sono riuscite a mantenere il loro peso ideale.
Però pagando un caro prezzo.
In che senso?
Devi sapere che chi ha raggiunto l’obiettivo di perdere chili velocemente attraverso il divieto costante di avvicinarsi ai cibi considerati “pericolosi”, solitamente, tende a rinunciare a tutte quelle sensazioni che possono, in qualche modo, richiamare il piacere connesso al cibo e non solo.
Facciamo un esempio, ipotizziamo che tu sia una di queste persone che “evitano”.
Sei ad una cena al ristorante con la tua dolce metà e ordini sempre e soltanto cibi dietetici con annessa espressione mista fra tristezza e disgusto per chi, come la tua dolce metà, si lascia abbandonare ai piaceri della tavola.
La falsa credenza che si nasconde dietro questo tipo di comportamento, è la convinzione che essere magri equivalga ad essere più belli e desiderabili agli occhi degli altri.
In realtà, l’eccessivo controllo esercitato per dominare e tenere a bada l’impulso di cedere al cibo e a qualsiasi altra forma di piacere, trasforma queste persone in soggetti “freddi” e privi di fascino.
Numero 4: l’effetto ribellione, poiché non ci riesco mi lascio andare
Se cadi nel circolo vizioso delle diete inefficaci rischi di andare incontro ad una soluzione sbagliata e dannosa.
Dopo i numerosi tentativi di diete fallite, demoralizzati e frustrati, potresti decidere di abbandonarti completamente alla soddisfazione totale del piacere culinario.
Ciò significa che interromperai l’attività fisica e senza nessuna via di mezzo ti lascerai travolgere dalla passione del cibo.
Questo comportamento sembra voler placare il senso di frustrazione, di fallimento e di inadeguatezza.
Numerosi studi testimoniano come questo sia l’atteggiamento tipico dei giovani delle nuove generazioni che sono sempre più sovrappeso e a rischio obesità.
Numero 5: l’effetto lotta continua, devo consumare più di quanto mangio
Un’altra tentata soluzione inefficace messa in atto da chi è perennemente a dieta è rappresentata dall’ossessione dell’esercizio fisico e della palestra.
La credenza che si nasconde dietro questa categoria di comportamento è la convinzione di aver trovato nella palestra, e negli estenuanti esercizi fisici, il modo per potere bruciare calorie velocemente.
A partire da tale credenza, il passo di trasformare l’attività fisica in vera e propria ossessione da dovere fare obbligatoriamente ogni giorno, è breve.
Ma cosa succede quando inneschi un meccanismo di questo tipo?
Il più delle volte, a causa dello sforzo compiuto, percepirai un aumento della sensazione di appetito.
Ma fai attenzione perché se la tua ossessione per l’attività fisica è alta, devi sapere che più mangerai più dovrai sottoporti a un duro esercizio fisico, fino a che, distrutta dalla stanchezza non giungerai al crollo definitivo.
Con il conseguente abbandono di ogni tipo di attività fisica.
Ancora una volta, il senso di sconfitta è dietro l’angolo.
Numero 6: l’effetto delega, la pasticca miracolosa
Rientrano in questa categoria, tutte quelle persone che riconoscono di possedere poca volontà e di non essere in grado di affidarsi alle proprie capacità o, ancora, chi si è arreso totalmente dopo un numero indefinito di diete fallite.
Quale soluzione migliore, in casi come questi, se non l’uso di una “magica” pillola dimagrante?
L’essere umano quando si trova di fronte a eventi che non è in grado di gestire tende ad affidarsi, attraverso un processo di autoinganno psicologico, a prodotti o oggetti “magici” in grado di proteggerci e renderci forti.
Nel caso dei prodotti dimagranti la situazione si complica ulteriormente.
Dal momento che le case farmaceutiche e i mass media tendono a presentare tali prodotti come l’esito di studi scientificamente precisi ed efficaci, motivazione in grado di spingere, molta gente a delegare ad una pillola il raggiungimento di quello che dovrebbe essere un obiettivo frutto delle proprie azioni.
Ora che sei a conoscenza dei più comuni errori commessi da chi decide di mettersi a dieta, ricorda che non deve rappresentare un motivo di sconfitta.
Anzi di un nuovo inizio.
Un inizio più consapevole e pieno di determinazione nel raggiungere i propri obiettivi.
La stessa consapevolezza e determinazione la dovrai avere anche per quanto riguarda l’attività fisica, quindi capire qual è il giusto allenamento per te e anche per i trattamenti estetici.
Questi 3 elementi -Alimentazione, attività fisica e trattamenti estetici- sono in giusto matrimonio per riavere le tue forme.
Come ben sai io sono estetista e per quanto riguarda alimentazione e attività fisica posso solo consigliarti dei professionisti.
Ma per quanto riguarda i trattamenti estetici sono la persona che può aiutarti.
Se vuoi saperne di più o conoscermi puoi dare un’occhiata qui https://cellustop-spino.it/cellustop/
A presto
Elena
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